Il Sabrage è una cosa seria, è una cerimonia, un rito e anche qualcosa di più.
Chiudete gli occhi e immaginate questa scena. Un manipolo di valorosi combattenti che hanno appena finito una battaglia per difendere la propria terra e i propri cari. Hanno vinto e sono ancora in vita, stanno rientrando all’accampamento militare sul loro cavallo, con la divisa sporca di fango e sangue, pieni di adrenalina ma felici: per questo sguainano la loro sciabola da combattimento e con un colpo secco, deciso, unico e autoritario staccano il collo della bottiglia di Champagne, giusta ricompensa per la loro fatica, della vittoria, di un altro giorno da sopravvissuti.
Il sabrage, ossia l’arte di sciabolare lo Champagne, arriva fino ai giorni nostri dall’epoca Napoleonica, quando la sabre – l’arma della cavalleria leggera di Napoleone Bonaparte – veniva usata, appunto, per stappare le bottiglie e festeggiare una battaglia conclusa con successo.
Per questo il Sabrage è una cosa seria, da conservare per momenti speciali da suggellare con un gesto unico come questo, un rito da compiere con la sciabola e con nient’altro.
Un gesto da conoscere e praticare con cautela, eleganza, rispetto e felicità